NOTE DI DEGUSTAZIONE
Barolo prodotto da Nebbiolo del Roero da vigneto impiantato su terreni di natura gessoso, ben soleggiato e ventilato. Un vino giovane di età, capace di dare pienezza e profondità. L’inizio di un’apoteosi di un vino che diventa aristocratico, che esprime bene il territorio in cui è stato prodotto.
Il calice si tinge di rosso rubino che lascia ben visibile la consistente consistenza.
Buono il profumo floreale e in bocca pastoso, con grande struttura; i tannini pian piano nell’affinamento trovano l’equilibrio, la giusta morbidezza; vino armonico con un finale lungo.
ABBINAMENTI
A tutto pasto, consigliato con fonduta, risotti ai formaggi, parmigiano; pasta fresca fatti a mano con farina di grano arso e sugo di pomodoro, polenta, crostini al tartufo, stufati di verdure e carne, braciola di carne argentina, costata di manzo alla fiorentina, tagliere di salumi e piadina romagnola; con la frutta secca.
CANTINA
I Poderi Gianni Gagliardo affondano le loro radici nella storia di una tradizionale famiglia contadina che ha sempre coltivato vigneti in zone ad alta vocazione del Piemonte. La famiglia Colla infatti, sin dal 1847, generazione dopo generazione si sposta da Santo Stefano Belbo, zona prediletta per le uve Moscato, a Diano d’Alba, da sempre rinomato per le uve Dolcetto, ed infine a La Morra, nella zona del Barolo.
Fu Paolo Colla, che coronò il suo sogno di produrre Barolo acquistando una piccola cascina con vigna ed iniziando a vinificare con la cura e l’attenzione che solo la passione ed il rispetto del territorio possono dare. L’imbottigliamento dei vini inizia poco prima del 1974, anno di arrivo in azienda di suo genero Gianni Gagliardo. Il vigneto originario era quindi composto da un singolo appezzamento, quello sotto casa, alla Serra dei Turchi a Santa Maria di La Morra. Oggi gli appezzamenti dedicati al Barolo sono 10. Sono suddivisi in 5 comuni e ricadono nelle Menzioni Geografiche Lazzarito, con riconoscimento ufficiale del toponimo Vigna “Preve”, Castelletto, Monvigliero, Mosconi, Fossati, Bricco San Pietro, Santa Maria, ed ovviamente l’originario Serra dei Turchi. Altri 5 vigneti, principalmente nella vicina zona del Roero, sono dedicati alle altre varietà̀. La cantina di vinificazione è stata sviluppata sotto terra, proprio al di sotto della cascina originaria. In questo modo sono garantite caratteristiche tecniche ottimali fra cui lo sfruttamento della gravità e temperature costanti con bassi consumi energetici. Inoltre, il suo sviluppo sotterraneo rispetta il prezioso paesaggio dei vigneti delle Langhe, che dal 2014 sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
L’azienda produce 13 vini, di cui 11 rossi ed 2 bianchi, uno dei quali però merita una particolare citazione, il nostro Langhe Favorita “Fallegro” ha raggiungo la 45ma vendemmia con la raccolta 2018. Degli 11 rossi, ben 8 sono a base di uva Nebbiolo, vitigno che oltre ad essere il più nobile del nostro territorio, è in assoluto la varietà̀ prediletta dalla famiglia Gagliardo.
La famiglia, oggi composta dal capostipite Gianni, e dai tre figli Stefano, Alberto e Paolo, è al centro del progetto. L’approccio artigianale, con grande attenzione all’ambiente, alla sostenibilità̀ in genere, ed una grande cura dei dettagli in ogni singola fase, sono pilastri fondanti dell’attuale approccio produttivo. Il concetto di eccellenza comprende anche l’accoglienza ed il servizio alle persone che decidono di spendere il proprio tempo per degustare i prodotti dei Poderi Gianni Gagliardo e visitare la cantina.
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