NOTE DI DEGUSTAZIONE
Dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso è intenso e aromatico, con note fruttate di cedro e floreali di zagara. Al palato è avvolgente, fresco, ricco e particolarmente insistente.
ABBINAMENTI
Ideale come aperitivo, ottimo con piatti di pesce, in particolare crostacei, ricci e ostriche.
CANTINA
La Riserva Naturale del Lago Preola e Gorghi Tondi è caratterizzata da un paesaggio unico e suggestivo, dove la vegetazione e la fauna sono libere di svilupparsi in un contesto incontaminato. Si tratta di un’oasi protetta dal WWF a partire dal 1998: uno scenario davvero unico, posizionato fra terra e mare, che conquistò sin da subito Dora Sala, spingendola a trasferirvisi. Fu l’inizio dell’azienda agricola Gorghi Tondi, oggi situata a Mazara del Vallo e gestita con cura e passione dalle sorelle Clara e Annamaria Sala, nipoti di Dora.
La tenuta si estende su una superficie vitata di circa 130 ettari, perfettamente disposti verso l’orizzonte, e battuti da una piacevole brezza marina. All’interno dei vigneti – disposti su terreni di medio impasto tendenti al calcareo, a un’altezza di 25 metri sul livello del mare – si coltivano sia vitigni autoctoni che internazionali, come nero d’Avola, grillo, syrah, zibibbo secco, muller thurgau e catarratto.
“Nella riserva naturale, coltiviamo uve d’eccellenza da quattro generazioni” – raccontano le sorelle – “e lo facciamo in equilibrio col territorio e la fauna che circondano le nostre vigne. Impieghiamo energie pulite, escludendo ogni pratica nociva per la tutela delle biodiversità”. Difatti la “green attitude” è sempre stata nelle corde dell’azienda, per garantire, oltre alla tutela di un ambiente a dir poco magnifico, anche la migliore qualità per le uve coltivate, che riescono così a esprimersi al massimo delle proprie potenzialità.
Ogni anno si producono 15 etichette, di cui due, – il “Vivitis Bio” bianco e rosso –, sono certificate da un modello biologico che stringe un rapporto ancora più stretto fra la vite e la terra. All’interno della gamma, oltre alle espressioni classiche come il “Babbìo”, il “Coste a Preola” e il “Rajàh”, una nota di merito speciale spetta al “Grillodoro”, ottenuto da una vendemmia tardiva di uve attaccate da Botrytis Cinerea nei vigneti affacciati sul mare.
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